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La Bce ha alzato ancora i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale. Il tasso sui depositi è così arrivato al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%. Si tratta del quarto rialzo consecutivo, dopo quelli del 27 luglio ( 0,5%), del 14 settembre ( 0,75%) e del 2 novembre ( 0,75%) 2022.
Atteso e previsto, il nuovo balzello è stato annunciato ufficialmente il 15 dicembre. Esprime la volontà della Banca Centrale di proseguire nella manovra finalizzata a frenare l’inflazione e riportarla verso i valori considerati ottimali, cioè intorno al 2%. Fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto, i tassi continueranno a salire significativamente.
D’altronde «l’inflazione continua a essere troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all’obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato», ha dichiarato la presidente della Banca Centrale Christine Lagarde. Ha poi aggiunto: «È ragionevole aspettarsi che nel corso del 2023 la Bce continui ad aumentare i tassi di mezzo punto percentuale alla volta. Non stiamo vacillando, stiamo mostrando determinazione in un viaggio che continua».
Nella speranza che la manovra dia presto gli effetti auspicati, il contraccolpo non aspetta a farsi sentire. L’incremento dei tassi ha importanti ricadute non solo sui mercati, ma anche su chi deve accendere un prestito o ha un mutuo a tasso variabile (minore, per ora, l’effetto sui nuovi mutui a tasso fisso).
Secondo le prime simulazioni, l’aumento dei tassi della Bce di 50 punti di metà dicembre produrrà nei prossimi mesi un aumento delle rate dei mutui variabili. I rincari saranno di circa 35 euro al mese per un finanziamento medio. L’aggravio complessivo salirà a circa 180 euro dall’inizio dell’anno ( 39%). Le cifre sono calcolate su un mutuo di 126mila euro a 25 anni sottoscritto a gennaio 2022 e con un loan-to-value (valore del prestito rispetto all’immobile) pari al 70%.
Sebbene lo scenario non sia roseo, non bisogna scoraggiarsi. «L’ascesa dei tassi di interesse cui stiamo assistendo in questi mesi non stravolge il panorama. Di fatto, dopo una parentesi straordinariamente vantaggiosa stiamo rientrando in una fase di normalità. I tassi oggi sono nella media, sebbene non siano avvertiti come tali», spiega Manuel Borella, area manager e referente convenzioni di Più Mutui Casa.
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