Si salvi chi delibera può

«Con i continui rialzi di Francoforte si rischia di vedere i preventivi di mutuo aumentare da un mese all’altro», spiega Lorenzo Franco, direttore Rete e responsabile convenzioni di Più Mutui Casa. «Quindi il potere d’acquisto del cliente diminuisce e, in alcuni casi, può avere meno provvista finanziaria perché, all’aumentare dei tassi, le banche tendono a concedere meno liquidità. Con la pre-delibera, invece, si fissa un importo prestabilito del finanziamento e il relativo piano di ammortamento per un determinato periodo, in genere sei mesi», continua Franco. In questo modo, chi cerca casa non si trova ad avere l’assillo di contrattare dopo aver trovato l’immobile giusto. 

Rispetto a una situazione standard poi la pre-delibera rappresenta per l’acquirente una risorsa preziosa. Il motivo è presto detto. «Se entro in un’agenzia immobiliare e dico di voler acquistare un immobile a 100mila euro, l’agente inserirà una clausola sospensiva, generalmente della durata di 60 giorni, nella proposta presentata al venditore che mi consente di andare in banca a negoziare il contratto di mutuo. Se l’istituto non concede il finanziamento ipotecario, si riparte da zero. Con la pre-delibera, invece, la mia offerta, ove accettata, comporta l’attivazione del mutuo in tempi stretti, una settimana. Quindi, l’acquirente con la pre-delibera è assimilabile a un compratore che acquista in contanti», evidenzia l’esperto.

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