Pubblicato il 29-04-2025
Un nuovo taglio dei tassi d’interesse è arrivato il 17 aprile, quando la Bce ha annunciato la sforbiciata di 25 punti base, la sesta consecutiva da settembre 2024. La mossa conferma l’inversione di tendenza della politica monetaria nell’Eurozona, che da restrittiva si fa ora più permissiva.
Ecco che con la discesa del costo del denaro, si riaccende l’interesse di chi aspettava segnali per tornare a investire, comprare casa o rinegoziare il proprio mutuo.
Il mercato del credito, rimasto a lungo bloccato sotto la minaccia di rate elevate e condizioni penalizzanti, torna a respirare. E adesso che circola aria fresca nel settore quale direzione prendere? Quale tasso - fisso o variabile - conviene di più?
A commentare il nuovo scenario è Giulio Chidini, Direttore di Rete di Più Mutui Casa.
«I tagli della Bce stanno producendo effetti reali, anche se più contenuti del previsto. Il tasso di riferimento reagisce con immediatezza a ogni sforbiciata, ma poi le incertezze globali – tra guerre, tensioni commerciali e minaccia dei dazi Usa all’orizzonte – rallentano l’impatto sul mercato. Ciononostante, siamo in un momento favorevole, soprattutto per chi punta al tasso fisso» afferma l’esperto.
Secondo Chidini, questa resta la soluzione preferita dalla maggior parte dei mutuatari e dei clienti Più Mutui Casa: «il tasso variabile può avere senso solo se garantisce un vero vantaggio. Ma se il divario è minimo, tanto vale mettersi al sicuro per tutta la durata del mutuo. In molti lo capiscono e si muovono in anticipo, approfittando delle condizioni attuali che – anche se non ancora ai minimi storici – sono più che ragionevoli».
Un trend che trova conferma anche nei numeri di Più Mutui Casa. Dopo un 2023 brillante e un 2024 ancora più performante – con circa 950 milioni di euro erogati tra mutui e prestiti – il 2025 è iniziato con una marcia in più: ben 250 milioni solo nel primo trimestre, a fronte dei 165 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Una crescita che supera il 50% e che racconta meglio di qualsiasi altra parola un mercato tornato a credere nel mattone e nella possibilità di finanziarlo.
«È il segno di un mercato che ha ritrovato fiducia» spiega Chidini. «Merito anche della collaborazione con Gruppo Tempocasa e di una clientela che sta imparando a gestire l’incertezza. I tassi fissi hanno raggiunto un equilibrio che funziona. Per questo conviene muoversi adesso: chi aspetta troppo potrebbe non trovare le stesse condizioni» conclude.
Redazione Più Mutui CasaSocietà di Mediazione Creditizia