Pubblicato il 21-05-2021
Sei un libero professionista, devi richiedere un mutuo ma temi che la banca non te lo conceda? Niente paura, puoi ottenerlo anche tu.
Certo, lo sappiamo: avere un contratto di lavoro da dipendente, e una busta paga fissa, rappresentano di per sé una possibilità in più per poter accedere al finanziamento per la casa dei tuoi sogni. Però non sempre è necessario.
Per capire il perché, facciamo un passo indietro e diciamo che in generale, per essere accettata, la domanda di mutuo spesso richiede una garanzia. Detto altrimenti, è necessaria una tutela aggiuntiva che l’istituto di credito domanda appunto a garanzia.
Ora, la garanzia può essere di due differenti tipi. La prima è la cosiddetta garanzia reale e può essere, ad esempio, un immobile. Se, in veste di richiedente, disponi di un patrimonio immobiliare con un valore superiore a quello richiesto per il mutuo, il suddetto patrimonio diventerà una “copertura” sufficiente. La seconda, invece, è una garanzia personale: in questo caso si tratta dunque di una persona, il garante appunto, che si impegna a rispondere con il proprio patrimonio.
Per capire se e come ti servirà un garante per ottenere il tuo mutuo, ti facciamo prima un’altra domanda: conosci il suo ruolo preciso? Per comprenderlo fino in fondo, è necessario – come sempre – partire dalla definizione. Il garante del mutuo è una persona – solitamente un famigliare – che si impegna a pagare le tue rate se tu non dovessi riuscire a saldarle. Ma per quale motivo la banca pretende questa garanzia aggiuntiva? Solitamente lo fa nel caso in cui le tue finanze non siano considerate sufficienti per ottenere il finanziamento. Non solo: è indispensabile anche nelle ipotesi in cui tu non abbia un contratto da dipendente, non abbia beni immobili da poter offrire in garanzia oppure la tua età sia piuttosto bassa. In tutti questi casi è necessario, quindi, indicare un nome a cui fare riferimento.
Individuato il garante, sarà poi la stessa banca a valutare la sua posizione secondo una serie di criteri precisi. Prima di tutto, non dovrà superare i 75 anni di età alla scadenza del mutuo. Secondariamente, deve avere un reddito o un patrimonio che gli permetta di saldare le rate in caso di insolvenza da parte tua. In terza battuta, l’istituto controllerà la sua “stabilità” lavorativa e se è lavatore autonomo, libero professionista, pensionato o lavoratore dipendente.
In ogni caso, ricorda: non sottovalutare mai il fatto che il tuo garante firmerà il contratto di mutuo, accettandone di conseguenza l’intero pacchetto di clausole.
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Autore:
Redazione Più Mutui Casa
Società di Mediazione Creditizia